Primo Quaderno – 1970
Questo fascicolo, prodotto da docenti e studenti e pubblicato nel 1970, voleva essere il primo di una serie di Quaderni dell’Isa destinati a raccogliere e comunicare le esperienze didattiche più significative, scaturite spesso dalla riflessione indotta da incontri, seminari, collaborazioni con esperti, artisti, ricercatori esterni alla scuola.
Dedicato alla Storia del movimento moderno in architettura, in realtà – oltre alla documentazione dei seminari realizzati su questo tema da docenti della Facoltà di architettura di Venezia (alcuni divenuti oggi storici e critici dell’arte di rilievo internazionale, come Francesco Dal Co e Nini De Michelis) – contiene riflessioni e analisi su tutto il tracciato che, a partire dalle esperienze di William Morris e dalle riflessioni di Baudelaire e Benjamin sulla città come esperienza dello spettacolo e della massa, porta alla costituzione del movimento razionalista e alle avanguardie artistiche del 1900, chiudendo con il surrealismo.
L’interesse del Quaderno, nonostante la veste grafica povera dovuta alla penuria di mezzi disponibili (si tratta di una ciclostilato rivestito da una copertina di cartoncino) è da ricercarsai, oltre che nei contenuti, proprio nel fatto che evidenzia due intenzioni concretizzatesi in quegli anni:
• fare della scuola e della didattica un luogo di ricerca e produzione di cultura, con l’apporto di docenti, studenti ed esperti, e non solo il ripetitore di nozioni invecchiate (spesso tale era il cosidetto Programma nazionale degli istituti d’arte)
• ripercorrere criticamente il percorso stesso di costituzione della cultura e delle professioni che informano di sé la storia specifica dell’Isa di Monza, nato da una costola dell’Umanitaria, dell’Isia e delle Biennali/Triennali di Monza/Milano, cioè le prime esperienze italiane che si riferivano esplicitamente al rinnovamento in atto nel contesto culturale europeo.
